Pane nero
! - Quasi fossi un barone - rispondeva lui - che può fare quello che gli pare e piace! I fratelli, che erano come le dita della stessa mano finchè
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Così la domenica appresso s'erano fatti gli sponsali, colla sposa vestita da festa, e suo padre il camparo cogli stivali nuovi, che ci si dondolava
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dei capelli rossi, s'erano belli o brutti, e d'altre sciocchezze. E quando il maggio traditore venne a rubare tutte le fatiche e le speranze
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marito gli erano toccati i guai dei figliuoli altrui. La mamma, poveretta, cercava di metter pace in quei litigi, e ripeteva: - La colpa è mia che
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lui le febbri un'altra volta, tante erano le sue disgrazie.
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tu restaci! - rispondeva il padrone. - Vedrai che bella dote! e quanti verranno a cercartela la tua onestà! Se i maccheroni erano troppo cotti, se
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Santo, il fratello, udì la cosa in piazza qualche mese dopo. E corse dalla moglie trafelato. Poveri erano sempre stati, ma onorati. La Rossa allibì
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, brulla e nera di sassi, fra i quali si perdeva la striscia biancastra del viottolo. Al calar del sole erano venuti i vicini della mandra dei
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